Ho visto che
James Ford fa gli Award e allora li faccio anch’io. Questi sono, in ordine, i
migliori libri che ho letto quest’anno, e posso dire, in tutt’onestà, che
avendo da poco controllato la lista dei libri letti negli ultimi anni, quest’anno ho scelto bene, e mi sono fatto un
sacco di bella roba.
10) L’opera struggente di un formidabile
genio – Dave Eggers
La storia
lascia un po’ a desiderare ma Eggers scrive proprio bene, il romanzo è una
specie di flusso di pensieri quindi ti capita di passare da Eggers che ti
racconta una storia, a lui che dialoga con uno dei personaggi della storia, a
lui che dialoga con sé stesso su come e perché abbia inserito determinati
personaggi o scene nel racconto stesso. In pratica lui si sposta continuamente
da dentro a fuori il romanzo, a tratti lo vive come protagonista, a tratti ne
parla da esterno -spesso con altri personaggi del romanzo che, in quei momenti,
non fungono da personaggi bensì da personalità alternative nella mente dello
scrittore- ma fa tutto con grande stile, senza annoiare.
Lo
consiglio se vuoi qualcosa di molto strano. Libro buono, scrittura magnifica
9) Burned children of america
Antologia di
racconti di autori americani anni’90: Storie forti, rabbiose, spesso ambientate
in futuri osceni e alienanti, personaggi mutilati e perversi, racconti brevi
che ti arrivano dritto nello stomaco. I giorni del cane di Judy Budnitz e
Odontofilia di Julia Slavin Sono qualcosa di follemente meraviglioso. Lettere
di Steven, un cane, ad alcuni capitani d’industria è una cazzata ma mi ha
sdraiato e mi fatto scoprire Eggers.
Lo consiglio
se ti piacciono le cose estreme.
8)La vita agra – Luciano Bianciardi
Un po’
diario, un po’ cronaca giornalistica, un po’ romanzo, un po’ autobiografia,
Bianciardi parla di tutta la vita, ha un’ironia bellissima e mi ha stupito
perché ho iniziato a leggerlo senza troppa convinzione e invece mi son
detto”oh, ‘sto qua scrive molto molto bene e tiene su la storia alla grande,
non c’è una pagina che mi abbia annoiato”.
Lo consiglio
a tutti
7)Racconti matematici
Giovani, qua
dentro ci sono delle cose incredibili, è una raccolta divisa in tre categorie:
numeri, spazi e ritratti.
I ritratti
sono quelli che mi sono piaciuti meno, con Eco che chiacchiera con pitagora, e
gli altri che raccontano di tizi morti o giocano col passato modificandolo.
Spazi è
fico, gli autori di queste storie giocano coi le sequenze la matematica e la geometria.
Numeri è il
top: c’è Asimov con un racconto su un futuro dove l’uomo non sa più calcolare
perché tanto ci sono le calcolatrici, Calvino con Quanto scommettiamo che si
tira un trip incredibile su due esseri eterni che giocano d’azzardo dalla notte
dei tempi, la Trama celeste di Casares parla di viaggi nel tempo e mondi
paralleli, Huxley ti spiega la storia di
Eupompo, un pittore che voleva dipingere in numeri, o i numeri, leggitelo. E Poi Borges che ti racconta la storia di
Herbert Quain in modo talmente grandioso che tuttora non si sa se Quain sia
veramente esistito.
Racconti
matematici ha veramente un sacco di roba dentro. Straconsigliato.
6) La
scopa del sistema – D.F. Wallace
Ho amato
questo libro perché mi ha riportato nel clima di Infinite jest ma senza tutte
quelle cazzo di note, Wallace scrive farcito, si dilunga analizza e descrive
tutto, crea mondi situazioni storie ma penso che sia molto particolare, tanti
potrebbero odiarlo. Questo libro è folle, assurdo, incredibile. Non lo
consiglio
5)Il nuovo modo - Ritorno al nuovo mondo –
Aldous Huxley
Romanzo
ambientato in un futuro distopico dove l’umanità vive per la produttività,
tutti vengono concepiti in provetta e condizionati fin dall’infanzia. Però
quando sei triste prendi il Soma e vai in bomba dura per qualche ora o giorno,
e il soma è legale. Comunque non puoi essere triste, perché ti hanno
condizionato a non esserlo. Il soma si prende comunque. A scopo ricreativo. Ah,
e tutti scopano con tutti quelli appartenenti alla loro classe sociale, perché
non bisogna essere egoisti, l’amore è bello, Huxley è un grande. Dopo il
romanzo c’è l’analisi di Huxley, scritta quasi trent’anni dopo, e niente,
Huxley arriva alla conclusione che molte delle sue previsioni peggiori si sono
già avverate e analizza vari temi da lui lanciati come ad esempio il
condizionamento delle persone. Straconsigliato.
4)Il maestro e margherita – Bulgakov
E’ grande.
La storia è bellissima e ha uno dei migliori inizi di sempre, e siccome è uno
dei migliori inizi di sempre non spoilero niente. Straconsigliato
3)Sostiene Pereira – Antonio Tabucchi
La storia di
questo romanzo non è niente di trascendentale ma Pereira, gente, Pereira è il
numero uno. Ci si affeziona subito a lui, a tratti lo si disprezza poi lo si
rispetta, si ride di lui poi si ride con lui, - ho imparato qualche giorno fa
che significa idiosincratico e Pereira prova una totale idiosincrasia, non c’è
definizione migliore, per le azioni che lui stesso compie. Si trova sempre in
situazioni in cui non vorrebbe essere ma in realtà lui non ci può fare niente,
lui pensa in un modo ed agisce in un altro, beh, lascia che ti dica una cosa,
Pereira è il personaggio dell’anno.
Straconsigliato
a chiunque, questo è uno di quei libri che non può non piacere.
2)Tokyo Blues – Haruki Murakami
A volte coi
libri capita di sognare, capita di essere talmente immersi nel flusso di parole
che non ci si accorge nemmeno di leggere, ti sembra di essere lì che guardi la
storia, la vedi, visualizzi posti cose e persone e esistono soltanto nella tua
testa, soltanto in quel momento, ed è come se la storia te la stesse
raccontando una voce fuori campo, hai presente? Questa cosa meravigliosa mi
succede con certi libri per qualche secondo o al massimo per qualche minuto.
Tokyo blues invece è uno di quei pochi romanzi che mi ha mandato in black out
totale, da pagina sessanta mi sembra di non aver più letto niente, l’ho sognato
fino in fondo, Murakami ha creato un atmosfera stupenda.
Caldamente
Consigliato agli adolescenti, agli emotivi, agli omosessuali e tutti quelli che
si sentono particolarmente sensibili.
1)Trilogia della citta di K – Agota Kristof
Questo è un
libro straordinario, ma pieno di dolore, Agota Kristof è rancorosa, e riversa
tutta la sua cattiveria in queste pagine.
sono tre
racconti separati, il primo è qualcosa di inarrivabile, minimalismo estremo,
capitoli lunghi una o due pagine, zero considerazioni o pensieri, solo fatti,
nudi e crudi che si susseguono e ti prendono per la gola. Le altre due parti
sono scritte in modo un po’ più “normale”, grande grande libro. E la prima
parte è una delle cose più belle che ho letto nella mia vita. Consigliato ai
forti di stomaco.
Miglior protagonista: Pereira (Sostiene Pereira)
Miglior non protagonista: Midori (Tokyo Blues)
Miglior racconto breve: Esame dell’opera di Herbert Quain – Jose
luis Borges
Idea più folle: Odontofilia – Julia Slavin
Scrittore/scrittrice dell’anno: Agota
Kristof